Valutazione del Rischio con prospettiva di Genere
Un nuovo approccio per la Sicurezza sul Lavoro
L’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL) continua a svolgere un ruolo di primaria importanza nella promozione della Sicurezza e della Salute nei Luoghi di Lavoro in Italia. Recentemente, ha messo in luce un aspetto cruciale e spesso non considerato nella gestione dei rischi lavorativi: il genere e le differenze che comporta.
Cosa significa valutare il rischio in ottica di genere?
Riconoscere che uomini e donne sono esposti a rischi lavorativi in modi e misure diverse è il primo passo per far sì che le azioni preventive siano adeguate a tali specificità, al fine di garantire una protezione efficace a tutti i lavoratori.
Spesso, uomini e donne ricoprono ruoli differenti o, quando svolgono lo stesso lavoro, sono soggetti a diversi pericoli in base a fattori fisici, fisiologici e sociali. Eccone alcuni esempi.
- Differenze fisiche: le donne, in media, hanno una minore massa muscolare rispetto agli uomini, fattore che può incidere sulla capacità di eseguire lavori fisicamente impegnativi in assenza di adeguati supporti ergonomici.
- Rischi riproduttivi: le donne sono più esposte a rischi legati alla riproduzione, come quelli derivanti da sostanze chimiche potenzialmente teratogene.
- Segregazione occupazionale: gli stereotipi di genere possono portare le donne a concentrarsi in settori quali la sanità, l’istruzione e il lavoro domestico, caratterizzati da rischi ergonomici, biologici e psicosociali specifici.
Quali sono gli obiettivi della nuova pubblicazione dell’INAIL?
- Sensibilizzare e formare: promuovere una maggiore consapevolezza tra Datori di Lavoro e Lavoratori, integrando la prospettiva di genere anche nei programmi di Formazione sulla Sicurezza e Salute sul Lavoro.
- Fornire strumenti utili: identificare e diminuire i rischi specifici nei vari settori lavorativi attraverso precise linee guida e strumenti di valutazione.
- Promuovere la ricerca: incentivare studi ulteriori e raccogliere dati per avere una visione più chiara e generare soluzioni mirate.
Affinché ciò sia reso possibile, è essenziale che le aziende:
- conducano valutazioni periodiche dei rischi prestando attenzione alle differenze di genere;
- coinvolgano i lavoratori e le lavoratrici, facendo tesoro delle loro testimonianze ed esperienze;
- adattino le misure preventive alle necessità specifiche riscontrate.
La valutazione del rischio con prospettiva di genere, in conclusione, non solo riduce infortuni e malattie professionali, ma contribuisce anche al benessere generale dei lavoratori, migliorando la produttività aziendale.
Se vuoi ricevere maggiori informazioni o hai quesiti da sottoporci, non esitare a contattarci, uno dei nostri Professionisti sarà lieto di fornirti delucidazioni sulle tematiche di tuo interesse.
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