Il Ministero del Lavoro ha emesso alcuni chiarimenti in relazione all’obbligo di designare il Preposto aziendale, concentrandosi principalmente sulle piccole realtà aziendali in cui il Datore di Lavoro potrebbe fungere anche da Preposto (Interpello del Ministero del Lavoro datato 1° dicembre 2023, n. 5).

In risposta a una richiesta di interpello avanzata dalla Camera di Commercio di Modena, il Ministero del Lavoro, attraverso l’interpello n. 5/2023, ha affrontato i seguenti quesiti:

1. La necessità di designare un preposto è sempre vincolante?
   
2. Le piccole realtà aziendali in cui il datore di lavoro svolge anche il ruolo di preposto devono comunque procedere con la designazione?
3. La figura del preposto può coincidere con il datore di lavoro?
4. È obbligatorio designare un preposto nel caso in cui un’attività lavorativa non coinvolga un lavoratore responsabile della supervisione delle attività di altri dipendenti?
   
   Di seguito riportiamo in sintesi la risposta alle precedenti domande:
   
   “L’obbligo di designare il Preposto persiste costantemente in quanto esso rappresenta una figura cruciale di tutela. La coincidenza tra il Preposto e il Datore di Lavoro dovrebbe essere contemplata solo in circostanze estreme, dopo un’approfondita analisi e valutazione della struttura aziendale, considerando la limitata complessità organizzativa delle attività lavorative. Tale coincidenza può verificarsi solo se il Datore di Lavoro sovrintende direttamente a tali attività, esercitando i correlati poteri gerarchico-funzionali. Poiché un lavoratore non può fungere da Preposto per sé stesso, in aziende con un solo dipendente, il Datore di Lavoro sarà necessariamente il Preposto.”
   
   

Il Ministero ha sottolineato inizialmente l’intenzione del Legislatore di potenziare il ruolo del preposto come garante, confermando pertanto l’obbligo di designare tale figura anche nei contesti caratterizzati da una modesta complessità organizzativa.