L’Unione Europea ha rivisto i limiti di esposizione al piombo, che non venivano aggiornati 1982, e ha introdotto, per la prima volta in assoluto, valori limite anche per i diisocianati.

La Direttiva UE 2024/869, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE Serie L il 19 marzo scorso, segna un cambiamento significativo nella normativa sulla Sicurezza sul Lavoro ed un importante passo avanti per la tutela della salute dei lavoratori.

La Direttiva è entrata in vigore l’8 aprile 2024, imponendo agli Stati membri di adeguarsi entro il 9 aprile 2026 a limiti più rigorosi per l’esposizione al piombo e ai diisocianati.

Attualmente, circa 50.000-150.000 lavoratori nell’UE sono esposti al piombo e 4,2 milioni sono a rischio per i diisocianati, sostanze ampiamente impiegate in una varietà di settori industriali, dall’edilizia alla produzione di batterie e veicoli elettrici.

Limiti di esposizione ai diisocianati
I diisocianati sono noti per le loro potenziali conseguenze dannose sulla salute respiratoria, tra cui reazioni allergiche e asma. La nuova Direttiva introduce limiti di esposizione professionale mai visti prima, stabilendo che i lavoratori non potranno essere esposti a più di 6 µg NCO/m³ durante una giornata lavorativa di otto ore, e a 12 µg NCO/m³ per esposizioni a breve termine, ovvero un periodo di 15 minuti. Inoltre, la Commissione europea si impegna a riesaminare questi limiti entro il 2029 per garantire la loro efficacia continua.

Limiti di esposizione al piombo
L’esposizione al piombo, conosciuta per i suoi rischi sulla fertilità, lo sviluppo fetale e la salute neurologica e cardiovascolare, sarà soggetta a limiti drasticamente ridotti. I nuovi valori, aggiornati per la prima volta in più di quarant’anni, stabiliscono che il limite di esposizione professionale sarà fissato a 0,03 mg/m³, con un valore limite biologico di 15 µg/100 ml. Questa revisione è destinata a proteggere meglio i lavoratori, soprattutto le lavoratrici in età fertile.

Sorveglianza Medica per esposizione storica al piombo
La Direttiva riconosce anche l’esposizione storica al piombo di alcuni lavoratori, che potrebbero avere accumulato livelli pericolosi nel sangue nel corso degli anni. Per garantire una tutela completa, questi lavoratori saranno sottoposti a sorveglianza medica regolare, al fine di valutare la loro idoneità a svolgere mansioni che comportano l’esposizione al piombo.