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Possibili Novità Fiscali e di Lavoro

Previste per l’anno 2024

A seguito della pubblicazione del Ddl bilancio n. 926  si illustrano dei brevi cenni sulle possibili novità per il 2024.

  • Esonero dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti: esonero del 7% in caso di retribuzione imponibile previdenziale sino ad euro 1.923; 6% se l’imponibile non eccede euro 2.692. L’esonero non ha effetti sulla tredicesima mensilità (art. 5).
  • Welfare aziendale: limitatamente al periodo d’imposta 2024, in deroga all’art. 51, c. 3, TUIR, non concorrono a formare il reddito, entro il limite complessivo di euro 1.000, il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti, nonché le somme erogate o rimborsate ai medesimi lavoratori dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale, delle spese per l’affitto della prima casa ovvero per gli interessi sul mutuo relativo alla prima casa. Il limite è elevato ad euro 2.000 per i lavoratori dipendenti con figli (art. 6).
  • Detassazione dei premi di risultato: l’aliquota dell’imposta sostitutiva è ridotta al 5% (art. 7).
  • Detassazione del lavoro notturno e festivo per i dipendenti di strutture turistico-alberghiere attraverso il riconoscimento di un trattamento integrativo speciale (art. 9).
  • Misure di flessibilità in uscita: per l’Ape Social occorrerà un’età anagrafica di 63 anni e 5 mesi; per Opzione Donna è previsto l’innalzamento dell’età anagrafica a 61 anni, riducibili di un anno per ogni figlio fino ad un massimo di due anni (art. 30).
  • Incremento sino ad euro 2.100 su base annua per il supporto al pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido. Sono interessati i nuclei familiari con almeno 2 figli e un ISEE fino a 40.000 euro (art. 35).
  • Congedi parentali: l’indennità pari all’80% è estesa ad un secondo mese di congedo (art. 36).
  • Decontribuzione delle lavoratrici con figli: per le lavoratrici madri di tre o più figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, ad esclusione dei rapporti di lavoro domestico, è riconosciuto un esonero del 100% della quota dei contributi previdenziali a carico del lavoratore fino al mese di compimento del 18° anno di età del figlio più piccolo, nel limite massimo annuo di 3.000 euro riparametrato su base mensile; per le lavoratrici madri di due figli, il beneficio è previsto fino al mese del compimento del 10° anno di età del figlio più piccolo (art. 37).
 
Inoltre, a seguito dell’approvazione del 23 ottobre, in Consiglio dei ministri, dei decreti legislativi di attuazione della riforma fiscale, nel 2024 si verificherà la riduzione (da quattro) a tre scaglioni Irpef, ossia:– 23% fino a 28.000 euro;– 35% oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro;– 43% oltre 50.000 euro.La soglia di No Tax area è elevata ad euro 8.500 annui ed è previsto l’innalzamento da 1.880 a 1.955 euro delle detrazioni per lavoro dipendente per i redditi fino a 15.000 annui.E’ inoltre differito al 15 aprile 2024 il termine entro cui Regioni e Comuni individuano aliquote delle addizionali, per adeguarsi ai nuovi scaglioni.Gli incentivi occupazionali si rafforzano tramite ulteriori deduzioni del costo del lavoro (20% per tutte le assunzioni a tempo indeterminato e 30% in caso di assunzioni di mamme, under 30, percettori RdC, invalidi).

 

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