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Analisi sulla produzione di rifiuti speciali in Italia

A cura dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA)

L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) ha pubblicato un rapporto che esamina la produzione di rifiuti speciali in Italia offrendone una panoramica su quantità e caratteristiche, oltre a descrivere le modalità di gestione adottate per affrontare questa complessa sfida ambientale.

Cosa sono i rifiuti speciali?
I rifiuti speciali includono un’ampia gamma di materiali derivanti da attività industriali, commerciali, sanitarie e di costruzione, e sono distinti dai rifiuti urbani. Questi rifiuti, che possono essere pericolosi o non pericolosi, richiedono specifiche modalità di gestione e di smaltimento.

Dettagli del rapporto
Il rapporto dell’ISPRA si basa su dati raccolti dalle dichiarazioni obbligatorie dei produttori di rifiuti per l’anno 2022, un periodo segnato dall’inizio del conflitto in Ucraina e dalla conseguente crisi energetica globale, che ha avuto ripercussioni sul sistema economico nazionale. Nel 2022, l’Italia ha prodotto 161,4 milioni di tonnellate di rifiuti speciali, registrando una diminuzione del 2,1% rispetto all’anno 2021. I rifiuti non pericolosi costituiscono il 93,8% del totale, con una riduzione dell’1,8%, mentre i rifiuti pericolosi sono diminuiti del 6,4%.

Settori produttori di rifiuti speciali
I settori che maggiormente sono coinvolti nella produzione di rifiuti speciali sono:

  • costruzioni e demolizioni, che rappresentano il 50% del totale dei rifiuti prodotti;
  • attività di trattamento dei rifiuti e risanamento ambientale;
  • attività manifatturiere, che contribuiscono con il 17,5%.
  • altre attività economiche, che producono il 9,7% del totale;
  • settore manifatturiero, che con il 37,3%, è il principale produttore di rifiuti pericolosi.


Distribuzione geografica

La produzione di rifiuti speciali è maggiormente concentrata nel nord Italia, che detiene il 57,4% del totale nazionale. Il centro Italia produce il 17,4% della produzione totale, mentre il sud Italia rappresenta il 25,2%.

Gestione dei rifiuti speciali
Nel 2022, sono stati gestiti in Italia 176,6 milioni di tonnellate di rifiuti speciali, un dato superiore a quello prodotto a causa della giacenza di alcuni rifiuti che non completano il ciclo di gestione all’interno dell’anno di riferimento.
Dell’intero quantitativo gestito, l’83,9% è stato indirizzato a forme di recupero, mentre il 16,1% ad operazioni di smaltimento.

In conclusione, il rapporto dell’ISPRA presenta un quadro completo della situazione dei rifiuti speciali in Italia, evidenziando sia i progressi fatti, sia le sfide ancora da affrontare. Certamente, una gestione efficace è fondamentale per la protezione dell’ambiente e della salute pubblica e richiede uno sforzo congiunto da parte non solo delle istituzioni, ma anche di imprese e cittadini.

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